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Lombardia, deliberazione n. 50 – Alienazione bene immobile


Un Sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di alienare un immobile, in caso di plurime aste andate deserte, ad un prezzo ribassato e all’esistenza di un limite economico minimo entro il quale si possa procedere alla vendita in rapporto al valore di acquisizione.

L’ente ha premesso che la mancata alienazione dipende dalla grave crisi del mercato immobiliare e, in particolare, di quello industriale.

Pertanto il comune vorrebbe bandire altre gare, anche a prezzi ancora ribassati, al fine di evitare un ulteriore depauperamento del bene, oggi in stato di abbandono (oltre a risparmiare l’onere derivante dalle spese di manutenzione).

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 50/2013, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 7 marzo, hanno chiarito che non esiste un limite normativo oltre il quale, andate deserte una serie di aste, l’amministrazione può scendere nella determinazione del valore da porre a base di gara per l’alienazione di un’immobile.

Tuttavia, secondo i magistrati, “quest’ultimo dovrà mantenersi comunque congruo rispetto alla situazione concreta del mercato, oltre che, come posto in evidenza dal medesimo Comune, al prezzo di acquisizione, ove il bene sia entrato recentemente nel patrimonio dell’Ente”.

 


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