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Lombardia, deliberazione n. 174 – Dismissione società partecipata


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alle corrette modalità di dismissione di una società partecipata dall’ente locale che ha chiuso in perdita gli ultimi due esercizi, ai sensi dell’articolo 14, comma 32 del d.l. 78/2010 che impone ai comuni con meno di 30.000 abitanti di dismettere o liquidare le società partecipate che abbiano, tra l’altro, chiuso in perdite gli ultimi 3 esercizi.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 174/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 9 maggio, hanno chiarito che n tal caso il comune non può mantenere la titolarità del servizio, in quanto questo è incoerente rispetto al dettato legislativo.

Inoltre, in vista della scadenza del 30 settembre 2013 l’avvio delle relative procedure non può essere procrastinato fino a tale termine, ma l’ente deve attivarsi tempestivamente.

Il mancato completamento dell’attività liquidatoria o della cessione delle quote nel termine di legge non sarà imputabile all’ente locale quando quest’ultimo riesca a dimostrare che ciò dipenda da fattori esterni non imputabili alla p.a., ad esempio, il mancato reperimento di acquirenti delle quote della società che il comune deve alienare o il protrarsi delle attività per la riscossione dei crediti che necessariamente, unitamente alla liquidazione dei debiti, caratterizza la fase liquidatoria della società.

I magistrati contabili hanno chiarito che rimane comunque fermo l’obbligo di dismettere la partecipazione societaria, pertanto, se la cessione non dovesse avere esito positivo, l’ente locale dovrà proseguire con la liquidazione della società.

 


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