Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione e applicazione dell’articolo 156, comma 2, del Tuel, in particolare, sull’individuazione del criterio corretto per il calcolo delle indennità del sindaco e degli assessori comunali.
I magistrati contabili del Veneto, con la deliberazione 1/2014 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 15 gennaio, hanno ricordato che secondo l’orientamento espresso dalla Sezione Autonomie, con la deliberazione 7/2010, per individuare la dimensione demografica del Comune, ai fini dell’erogazione delle indennità di funzione spettanti agli amministratori locali secondo gli scaglioni previsti dal d.m. 119/2000, si deve tener conto della popolazione residente calcolata alla fine del penultimo anno precedente a quello in corso.
Pertanto, non risulta corretto far ricorso al “dato limitato e statico così come espresso dal censimento”.