Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione del contratto collettivo che regola i rapporti di lavoro dei segretari comunali e provinciali.
L’ente ha premesso di avere nominato il segretario fra gli iscritti nella fascia professionale corrispondente all’entità demografica dell’ente, ossia un segretario generale di fascia B.
Successivamente, il segretario ha conseguito l’idoneità a seguito dei corsi di specializzazione di cui all’art. 14 del dpr. 465/1997 con l’iscrizione nella fascia professionale A che consente la titolarità in comuni con popolazione superiore a 65.000 abitanti.
In particolare, l’ente ha chiesto se al segretario generale vada riconosciuta la retribuzione di posizione corrispondente alla fascia B – classe II o quella corrispondente alla fascia A- classe 1B.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 139/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 3 aprile, hanno evidenziato che l’articolo 3 (stipendio tabellare) del contratto collettivo che regola i rapporti di lavoro dei segretari comunali e provinciali, non fa riferimento alla fascia di appartenenza del segretario, ma al numero di abitanti degli enti in cui il segretario svolge la propria attività.
Pertanto, la retribuzione del segretario dipende dall’entità demografica dell’ente presso cui svolge l’incarico.