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Veneto, deliberazione n. 403 – Incentivi progettazione solo ai non dirigenti


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 92 del d.lgs. 163/2006, in particolare sulla possibilità di erogare l’incentivo per la redazione di atti di pianificazione urbanistica (PAT – Piano di Assetto del Territorio).

I magistrati contabili del Veneto, con la deliberazione 403/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 29 luglio, hanno ricordato che la questione relativa all’individuazione degli atti la cui predisposizione consente ai dipendenti pubblici di godere del compenso incentivante ex articolo 92 del d.lgs. 163/2006, più volte posta all’attenzione della magistratura contabile, è stata risolta dalla sezione autonomie con la deliberazione 7/2014.

La Sezione, in applicazione del principio di cui all’articolo 14 delle Preleggi, ha ribadito che la norma in esame non consente un’interpretazione estensiva e, pertanto, la locuzione “atto di pianificazione comunque denominato”, apparentemente ampia ed indefinita, in realtà, è limitata esclusivamente all’attività progettuale e tecnico amministrativa direttamente collegata alla realizzazione di opere e lavori pubblici.

Pertanto, ove tale presupposto manchi, non è possibile giustificare la deroga ai principi cardine in materia di pubblico impiego di omnicomprensività e di definizione contrattuale delle componenti del trattamento economico, alla luce dei quali, nulla è dovuto oltre al trattamento economico fondamentale ed accessorio stabiliti dai contratti collettivi, al dipendente che abbia svolto una prestazione rientrante nei suoi doveri d’ufficio.

Spetterà, dunque, all’amministrazione verificare preliminarmente se il “contenuto specifico” del Piano di Assetto del Territorio (PAT), sia “strettamente connesso alla realizzazione di un’opera pubblica”, in quanto strumento di pianificazione generale che individua preventivamente gli interventi manutentivi e di realizzazione di nuove opere pubbliche sul territorio che l’Amministrazione Comunale intenderà attuare, e sia caratterizzato da “quel quid pluris di progettualità interna”.

L’incentivo, una volta valutato e verificato il collegamento tra l’attività di pianificazione e la successiva realizzazione dell’opera pubblica, potrà essere erogato in quota parte ai dipendenti dell’ente in possesso dei requisiti abilitanti (previsti dalla vigente normativa), appositamente individuati ed incaricati dalla stessa amministrazione con specifico provvedimento.

Tuttavia, tra i destinatari dell’incentivo non potrà essere annoverato il personale con qualifica dirigenziale, in ragione della onnicomprensività del relativo trattamento economico (articolo 13 del d.l. 90/2014).

Si ricorda che le problematiche connesse alla gestione del personale, anche alla luce delle novità introdotte dal d.l. 90/2014 verranno trattate nel seminario “La riforma della p.a.: vincoli e opportunità per gli enti locali” in programma a Firenze il 18 settembre 2014.

 


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