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Toscana, del. n. 411 – Procedura di mobilità indetta nell’anno 2014


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di concludere una procedura di mobilità volontaria e consentire il transito nei ruoli dell’ente dell’unico partecipante alla selezione, proveniente dall’Università.

I magistrati contabili della Toscana, con la deliberazione 411/2015, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 15 ottobre, hanno evidenziato che “per il 2015 ed il 2016 agli enti locali è consentito indire bandi di procedure di mobilità riservate esclusivamente al personale soprannumerario degli enti di area vasta. A conclusione del processo di ricollocazione del personale soprannumerario destinatario dei processi di mobilità, è ammissibile indire le ordinarie procedure di mobilità volontaria” (principio espresso dalla deliberazione n. 19/2015 della Sezione Autonomie).

Pertanto, pur a fronte di una procedura di mobilità indetta nell’anno 2014 e nonostante la circolare 1/2015 della Funzione pubblica faccia salve le procedure bandite prima del 1 gennaio 2015, secondo i magistrati contabili la conclusione nel 2015 della procedura avviata con l’ingresso per mobilità di un dipendente non appartenente alla categoria di personale soprannumerario di ente di area vasta, deve indurre ad attente valutazioni, tenendo conto della ratio e delle finalità della norma, che muove dall’intento di rendere disponibili, in via prioritaria, tutti gli spazi presenti nelle dotazioni a favore del personale di area vasta in mobilità e garantire il massimo riassorbimento del personale dichiarato in soprannumero.

Le problematiche inerenti la gestione del personale saranno approfondite nel seminario di studi “Riforma della P.A.: i decreti attuativi” in programma a Firenze l’11 dicembre p.v.

Leggi la deliberazione
CC Sez. controllo Toscana del. n. 411-15


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