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Appalti: la certificazione di qualità non è comprovabile mediante avvalimento


La certificazione di qualità, in quanto caratteristica immanente alla stessa e complessiva struttura aziendale, non è suscettibile di prestito da parte dell’ausiliaria.

Questo il principio espresso dal Tar Piemonte con la sentenza n. 154 del 29 gennaio 2016.

Nel caso di specie un concorrente, privo di qualsivoglia requisito tecnico di partecipazione, nonché della certificazione di qualità, aveva partecipato ad una gara d’appalto di lavori, producendo un contratto di avvalimento mediante il quale l’ausiliaria aveva messo a disposizione della concorrente tutte le qualifiche necessarie alla partecipazione in gara, nonché il certificato di qualità, menzionato nelle SOA.

I giudici amministrativi, pur nella consapevolezza della sussistenza di contrasti giurisprudenziali in materia, hanno ribadito che la certificazione di qualità si connota per il fine di valorizzare tutti e ciascun elemento di eccellenza nell’organizzazione complessiva dell’impresa.

Non si tratta cioè solo di mezzi o requisiti tecnici finalizzati ad una specifica attività, che ben possono essere messi singolarmente a disposizione, ma dell’intera struttura aziendale.

Ammettere l’avvalimento del certificato di qualità equivarrebbe a consentire una dissociazione sostanziale tra un concorrente solo formale (ausiliato) e il vero e unico concorrente sostanziale (ausiliario).

Non si tratterebbe infatti semplicemente di aumentare le capacità tecniche, e quindi concorrenziali, del concorrente ausiliato, bensì di fatto di permettergli di eseguire un lavoro interamente tramite una struttura aziendale terza, perché l’intero complesso aziendale in capo al quale è stato riconosciuto il sistema di qualità dovrebbe esser trasferito per tutta la durata dell’appalto (Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 887/2014; Tar Lazio, sez. I ter, sent. n. 4130/2013).

Per completezza si evidenzia che la direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici ha introdotto delle innovazioni in merito all’istituto dell’avvalimento.

Novità che saranno approfondite durante il seminario “La gestione delle gare alla luce delle nuove Direttive Europee” in programma a Firenze il 25 marzo 2016.

 


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