E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 313 del 18 dicembre 2020, il decreto legge n. 172 del 18 dicembre 2020, recante “ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus Covid-19”.
Le disposizioni del nuovo decreto entrano in vigore dal 19 dicembre 2020.
Rimangono in vigore le disposizioni già introdotte dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, in materia di spostamenti all’interno o per il territorio nazionale nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021.
Con il nuovo decreto viene disposto che nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 tutte le regioni diventano coloro “rosso”, ovvero si dovranno applicare le misure restrittive di cui all’articolo 3 del DPCM 3 dicembre 2020.
Nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, tutte le regioni diventeranno color “arancione” e pertanto si dovranno applicare le misure di cui all’articolo 2 del medesimo DPCM 3 dicembre 2020; nei predetti giorni sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 è altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
La violazione delle disposizioni del presente decreto e di quelle del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, è sanzionata con il pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000 ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.
Infine, il nuovo decreto legge ha disposto altresì un contributo a fondo perduto da destinare alle attività di ristorazione interessati dalle misure restrittive introdotte dal presente decreto in commento.
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